venerdì 6 settembre 2013

Un anno e 16 giorni.

Un anno e 16 giorni.

Ecco. Ecco qua. 
Questo è tutto. 

Tutto cosa, dirà il lettore?

Tutto quello che avevo da dire. Per ora. 

Devo ancora applicare le correzioni dell'ultimo capitolo, dopodiché, passati due ultimi livelli di editing, il famoso romanzo di cui parlo da tanto tempo sarà concluso. I livelli di editing non richiedono necessariamente la mia supervisione: quindi, considerando che oggi stesso ho scritto quella che spero esserne la clousure definitiva, il mio lavoro è quasi definitivamente concluso. Il lavoro che rimane è talmente poco e leggero da ritenermi...finalmente...sollevato.
Si, sollevato. Oltre al piacere della scrittura, questa comporta poi tutto l'onere delle revisioni, le correzioni, le supervisioni, i controlli di continuity, le impaginazioni...un sacco di lavoro.

Oggi, buona parte di quest'onere è coperta. fiuu...

E come una lavoro viene sollevato, altri pesi se ne vanno. La scrittura non è un passatempo, un gioco, un esercizio di stile. Almeno, non è così che la intendo io. Quando scrivo, lo faccio perché ho un motivo per farlo. Ho qualcosa da dire, oppure qualcosa nella mia vita si è fermato, e scrivere è un buon modo per rimetterla in moto. La scrittura è la parte più sincera di me, probabilmente.

Non è la prima volta che mi succede, e di certo...non sarà l'ultima.

E ancora: questa storia è conclusa, ma di certo non è concluso il periodo. Io spero che vi piacerà quello che ho fatto. Lo spero davvero tanto, perché...non sarà di certo l'ultima storia.

Una parola che si colloca su una pagina fissa un momento, chiude una sensazione e delimita un'emozione. Gli da una forma, e permette di affrontare i propri demoni interiori. Forse non tutti possono essere sconfitti, forse non tutti gli incubi possono convivere con i propri sogni, e forse alcuni sogni dovranno persino accettare di doversene andare.

E' la vita.

Ma magari con alcuni di loro posso fare amicizia. Magari tra un tormento e l'altro accetteranno una birra e due noccioline di fronte ad un vecchio film in bianco e nero.

Oggi chiudo un accordo con un demone. Nessuna lotta, nessuna sconfitta. Una tregua, forse permanente, chissà.

Un po' di pace per affrontare il prossimo.

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