venerdì 1 giugno 2012

Perchè faccio un fumetto

Discorso più leggero oggi? Dai, si, dopo i fatti brutti di questi giorni un po' di ripresa ci vuole.

Intanto vi ricordo che ieri era il compleanno di Ric. Una bella visitina al suo blog secondo me è un ottimo regalo.

Dunque, allora...

Oggi stavo penstando ai fatti miei, impegnato a stampare un po' di fumetti, quando ad un certo punto sono stato colto da un ragionamento.

Il fumetto è un'Arte.


Bella scoperta, direte voi, non è che ci vuole molto a saperlo. Ed è vero, è una cosa abbastanza ovvia. OH, pittura, scultura, letteratura, teatro, architettura, musica, fotografia, cinema, e fumetto. Sono nove, non se ne scappa, e l'ultima è proprio: FUMETTO. Non si discute.

Ma non è questo il fulcro. Il punto è che il fumetto è un media. Giusto? Giusto. E' un media. E' ANCHE un media. E sapete che c'è? C'è che è anche un prodotto commerciale. E come prodotto commerciale vive se vende.

Giusto? Giusto.

MA GIUSTO DE CHE???

Ecco quello che volevo dire, dove volevo arrivare: il fumetto è arte, è creazione, è contemplazione, è espressione. Se io autore voglio che esista, esso esiste, punto. Magari se vende avrò la strada spianata, vivrò tranquillamente, non dovrò preoccuparmi d'altro che della sua crescita. Ma se così comunque non fosse, nessuno comunque mi impedisce di farlo esistere. Perchè è una mia creatura, magari un mio affetto, e nella sua genesi la mia anima si rispecchia.

Perchè dico questo?

Perchè per tanta gente il fumetto è qualcos'altro. E' un prodotto da vendere. E questo mi sta bene. Quello che proprio non mi sta bene è il contesto nel quale chi lo vende possa esserne reputato un esperto.

Tu venditore di fumetti sarai un esperto nel vender fumetti. Bene. Sarai un esperto a dire quale può vendere e quale no. Benissimo. E avrai anche le tue buone ragioni quando dici che chi ordina un prodotto da te non può, e non deve, comprarlo alla fiera, anche se lì lo trova con lo sconto del 30% e magari si porta via pure un disegno dell'autore. Non importa. Hai comunque le tue buone ragioni, e non le voglio discutere. Non qua, almeno, non ora. Anzi, se ci fosse più dialogo tra chi fa i fumetti (primo anello della catena ma anche ultima ruota del carro) e chi li vende probabilmente le cose sarebbero molto diverse.

Ma il tuo lavoro è vender fumetti. E mi piacerebbe che lo facessi sul serio. Non che ordini tutto il catalogo Marvel Italia Panini, 800 Naruto (perchè sai che ne venderai 799), un paio di volumi delle case editrici un po' più di nicchia ma con il culo parato e zero spaccato delle case editrici piccole.

Sai cosa dovresti fare, venditore di fumetti? Ordina almeno una copia di tutto quello che c'è su Anteprima e Mega, e poi prova a venderlo. Spingi tutto. Non solo quello che "ti piace vincere facile ponci ponci popopo". Dimostrami che il tuo lavoro, quello di vender fumetti, lo sai fare davvero. Compra una copia di tutto e vendila. Anche quello che non ti piace. Anche quello che non ci guadagni abbastanza per i tuoi standard. Anche quello che ha semplicemente bisogno di una spinta concreta dall'ultimo anello della catena, quello (posso dire?)...debole. Debole perchè ha tanti problemi, lo riconosco, e non ne vuole nessuno, e li riversa tutti, quindi, sul resto della filiera, in particolar modo sull'ultima ruota del carro (la più debole, ma anche la più forte spiritualmente. Quella di chi i fumetti LI FA. Guadagno o non guadagno).

Perchè far fumetti è un'arte. Una di quelle cose che si fanno con il cuore.

Dimostratemi di esser capaci di fare davvero il vostro lavoro, di esser VENDITORI DI FUMETTI e non semplici commercianti. Dopo sarò disposto a sentirvi considerare degli esperti, e ad entrare in dibattito con voi. Fino a quel momento siete solo esperti nella VENDITA, dei fumetti. Se li vendete. Se li ordinate, perciò.

E questo va bene, dicevamo, se il fumetto è un prodotto commerciale.

Se è un'arte non va più bene.


Tutto questo discorso volendo si può estendere a chi i fumetti li stampa, a chi li distribuisce, a chi li riempie di pubblicità, persino a quei lettori che si lamentano che un indie costa più del tipico albo Marvel, dimostrando di non aver capito un tubo di tutto questo discorso.

A tutte quelle persone che si contrappongono a chi i fumetti LI FA.

Te i fumetti li vendi (quelli che ti pare a te).

Mica li fai.


Vi ricordo che in calce c'è il primo capitolo de Il soffio leggero del tempo.

Gratis.


Che quindi per la maggior parte della filiera di cui sopra nemmeno esiste.


Credo che questo discorso continuerà, perchè ho cominciato da chi li vende, ma prima di arrivare a chi li fa ce n'è di strada...


Questo è soffioleggero, si parla di fumetti, relax, talvolta censure, riflessioni sulla vita e sul mondo. Stavolta di vendite di fumetti. Dice Monti che la nostra economia è messa malino, e che c'è il rischio di un contagio. Ma infatti, dicevo io, mi sento lo spread un po' altro. Aspetta che cerco il termometro...
Passo e chiudo!


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